Quadrivio Group di Alessandro Binello e Walter Ricciotti alza l’asticella della raccolta. Se prima per i due nuovi fondi puntava a un target di 500 milioni, ora l’obiettivo è di un miliardo di euro, tenuto anche conto del lancio imminente di un Eltif che coinvesta con gli stessi fondi. «A oggi abbiamo già raccolto impegni per circa 200 milioni ciascuno per il Made in Italy Fund e per l’Industry 4.0 Fund», dice Ricciotti, «con due investitori che ci hanno dato il loro via libera in pieno lockdown da Covid». La ragione di un aumento così importante del target «sta nel fatto che le aziende italiane oggi più che mai hanno bisogno di capitali per ripartire. Sinora si sta tamponando l’emergenza con moratorie e nuove linee di credito, ma non si può andare avanti solo con il debito, le aziende hanno bisogno di equity per crescere e gli investitori in questo momento hanno voglia di investire in economia reale perché delle borse si fidano poco e i rendimenti offerti dagli strumenti finanziari tradizionali sono troppo bassi. È un ragionamento che fanno anche molti investitori privati, visto che nell’ultimo decreto del governo sono stati ripresi i tanto attesi incentivi fiscali per gli Eltif e non ho dubbi che questo canale di raccolta possa rivelarsi molto ricco». Insomma, anche Quadrivio Group va a inserirsi nel forte trend che vede i private asset avvicinarsi agli investitori privati. Il Made in Italy Fund, che investe in pmi italiane attive nei settori moda, agroalimentare, design e bellezza, è stato lanciato da Quadrivio Group in joint venture con Pambianco Strategie d’impresa nell’ottobre 2018 e poi a ruota è stato lanciato il fondo Industry 4.0, dedicato agli investimenti a supporto dell’evoluzione tecnologica delle imprese italiane, in particolare nella digital transformation delle pmi. Il team di questo secondo fondo, oltre a Binello e Ricciotti, comprende il managing partner Roberto Crapelli, già presidente e AD di Roland Berger Italia.
Fonte: Milano Finanza