Alessandro Binello e Walter Ricciotti, ex presidente ed ex ad di Quadrivio Capital sgr, varano il secondo fondo di Q Group, dopo quello dedicato al made in Italy in joint venture con Pambianco.
Il fondo, battezzato Industry 4.0, sarà dedicato agli investimenti a supporto dell’evoluzione tecnologica delle imprese italiane, in particolare nella digital transformation delle pmi, e sarà presentato oggi a Roma ai principali fondi pensione e casse previdenziali in occasione del convegno di Itinerari Previdenziali.
Il nuovo veicolo di investimento ha un target di raccolta di 300 milioni di euro e ha già condotto un primo closing a quota 80 milioni, mentre è previsto un secondo closing a 150 milioni all’inizio del 2019. Su questo totale, il team di gestione investirà per un valore pari al 2%. Oltre a Binello e Ricciotti, il team comprende il managing partner Roberto Crapelli, già presidente e ad di Roland Berger Itali, oltre 20 anni di esperienza nella consulenza strategica e in progetti Industry 4.0 in Italia e Germania, e l’investment director Pietro Paparoni, affiancati da un team di analisti. Il fondo è inserito nella piattaforma lussemburghese Q Group, mentre advisor esclusivo è Q Group Industry, società nella quale Crapelli detiene una quota al fianco di Q Group. Le scelte strategiche di Industry 4.0 saranno effettuate anche con il supporto di un senior advisory board altamente qualificato, composto da Roland Berger (fondatore di Roland Berger Strategy Consultants), Lodovico Camozzi (pre-sidente di Camozzi Group), Valerio De Molli (ad di The European House of Ambrosetti), Piero Ferrari e Carlo Pelanda (vicepresidente di Q Group).
Il fondo Industry 4.0 promuoverà investimenti strategici in nuovi modelli di business, perseguibili attraverso investimenti in tecnologie digitali. «Il sistema italiano è contraddistinto da uno spread industriale migliore di quello tedesco», osserva Crapelli. «Per mantenere e aumentare tale vantaggio competitivo dovranno essere promossi investimenti in tecnologie Industry 4.0, così da sviluppare posizioni di vantaggio lungo tutta la catena di valore, disintermediando concorrenti, fornitori, clienti».
Fonte: Milano Finanza